mercoledì 22 marzo 2017

Raku



Partiamo da un assunto fondamentale: la ceramica Raku è un arte. Faticosa, difficoltosa, costosa. Ma anche irreplicabile e quindi unica, con le sue magiche alchimie di colore, che non sai mica come verranno fuori, un po' come per me con le patine, ma peggio ^_^

Probabilmente, e certamente nel caso corrente, chi vi si applica non ha contezza della propria abilità, perizia e BRAVURA. Perchè ammirando da molto tempo quest'arte antica che si perde nella notte dei tempi del lontano Oriente, alla fine sono andata a documentarmi bene su come si faccia e avendo la fortuna di poter ospitare i pezzi di Anna in negozio ho domandato anche alla diretta interessata.

L'origine del Raku è legata alla cerimonia del tè, che ruotava intorno alla semplicità di una tazza scambiata tra gli ospiti. Da qui, la costruzione di tazze apposite che offrissero sempre maggiore bellezza a questo rito orientale. Una volta diffusa la tecnica di costruzione dei pezzi Raku in Occidente (che tra i vari significati ha anche quello della gioia di vivere), si è assistito ad una sorta di snaturalizzazione del processo, in quanto applicato ad oggetti a scopi decorativi, spingendone i canoni estetici talmente in là da essere considerati vere opere d'arte. 

Il pezzo Raku nasce dall'argilla precedentemente modellata, che subisce uno shock termico in due distinte cotture ad altissima temperatura, la seconda delle quali regala all'oggetto in un processo di vetrificazione di ossidi dedicati al tipo di decorazione, le sfumature colorate e imprevedibili per cui la tecnica è appunto nota e apprezzata.

E ora veniamo alla cosa più importante: in negozio la ceramica Raku c'è!
La produce Anna, che nella sua genuina modestia non sa neppure quanto è brava, non sa quante persone si fermano ad apprezzare i suoi pezzi e quanto io ammiri il suo lavoro, che impreziosisce questo luogo pensato per le cose fatte a mano. E' talmente brava che suo malgrado i suoi pezzi sono stati presi di mira lo scorso weekend dalla "cliente fantasma"....una sorta di mitomane che tutti a Rho conoscono per prendere in giro i commercianti entrando nei negozi, facendo tirare fuori tutto e imballare pacchetti e pacchettini per cifre vertiginose, cercando nel frattempo di fregare qualcosa se ti distrai e sparendo per sempre dopo aver simulato una telefonata.
Naturalmente l'ignara ultima arrivata, ovvero la sottoscritta, non ne sapeva nulla, ma fortunatamente i pezzi di Anna sono semplicemente rimasti imballati sotto il banco e dal negozio non è sparito nulla. Almeno, credo.
Spero di poterli vendere sul serio la prossima volta, a qualcuno che ne apprezzi davvero la magia... che è tale anche perchè arriva dalla notte dei tempi e da lontano lontano.... 





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