martedì 11 aprile 2017

L'esercito delle parole


Un anello perchè è un oggetto personalissimo, il monile per eccellenza, quello che va indossato su misura, che determina il nostro status, che a seconda del dito significa qualcosa di diverso. Io me l'ero fatto in un momento delicato, per sancire una sorta di matrimonio con me stessa ed augurarmi di restare sempre fedele, a me stessa appunto.
Poi è diventato un club ristretto quello dell'anello con la punzonatura, da regalare solo ad alcune persone per significare un concetto particolare, due o tre parole che volevano sentirsi addosso in quello specifico momento. Nel tempo è diventato inaspettatamente oggetto di attenzione, per me e le poche altre persone che lo indossano e così mi sono resa conto che ognuno ha il suo mantra e al posto di un tatuaggio lo si può trasporre su di un anello. Che ho chiamato "Dimmi due parole" (ma anche tre), e da quando è ordinabile in negozio, quindi da poco, è già stato replicato tante volte con tante parole diverse, per tante donne. Per me il linguaggio è sempre stato un terreno elettivo, ora che lo posso anche forgiare in senso materiale è bellissimo!





sabato 8 aprile 2017

Quarzi



....e già ti sei smazzata un metro e mezzo di catena forgiata a martello e pinze...
Perciò che fai? Ti metti a montare un monumentale castone, arrovellandoti sul gioco di pesi ed equilibri che si verrà a creare mentre penzola sullo stomaco? Ma no, meglio pensare semplice, ho tutti questi piccoli quarzi grezzi che ultimamente mi divertono molto e che cromaticamente costituiscono la naturale continuazione dell'ottone. Buona la prima!



giovedì 6 aprile 2017

From Sicily (seconda parte)



Quando ho scritto la prima parte di questo post non avrei immaginato che la seconda sarebbe arrivata quasi un anno dopo... il tempo vola!
E' la riprova che le cose spintanee non funzionano, che bisogna lasciar sedimentare le sensazioni e ripescarle quando è veramente il loro momento. E detto da me che ci ho pensato solo tre anni ad aprire bottega....

Finalmente ho ripreso la componentistica in ceramica di Caltagirone, che non ha bisogno di essere reinterpretata in alcun modo per essere in sè spettacolare, e ho finito la mia piccola Sicily Capsule, che in realtà è già orfana da parecchio del primo pezzo costruito a luglio dello scorso anno.

Nel farlo mi è capitata una cosa. Ho provato a montare le perle su coppette di rame rovesciate e qualche corallo, ma il risultato era davvero pesante, non solo per i lobi, ma proprio visivamente, togliendo protagonismo al vero soggetto del pezzo. Come per altre applicazioni è arrivato un pensamento: non sarò meno brava se tengo la tecnica e la ricerca di design per altre avventure, sarò meno brava di quel che mi aspetto da me stessa se rovinerò la materia prima per cercare soluzioni sensazionali. Un gancio, un tubotto per la coppia impari, qualche corallo e c'è tutto quel che serve per far parlare la ceramica, che profuma un po' della bellissima terra da cui arriva.