venerdì 3 novembre 2017

Remixing




Avevo le mie staffe in rame e ottone, ereditate da una collana torchon con sei chili di corallo bambù, che una cliente ha voluto far diventare un girocollo stretto, sorretto da ganci in alluminio. Non discuto la scelta, il cliente ha sempre ragione ed evidentemente per lei il centro focale era il corallo, non la montatura. Ma siamo qui per questo.

Avevo un giro di agata muschiata rosa che non sapevo dove collocare, perché non amo il rosa prima di tutto.

Avevo comprato di recente delle perle a lume nei toni del violetto, perché il violetto è un must di stagione e la clientela “indigena” ha gusti molto classici, ho pensato potesse smorzare la forza dei miei pezzi.

Tre storie diverse. Ma che brutta parola smorzare! Ogni volta che mettiamo il coperchio alle nostre passioni ed emozioni, è come farsi violenza. Un po’ lo ammetto, sto perdendo la speranza di poter fare quello che mi piace e tutta la baracca qui è diventata un hobby molto costoso, perciò mi ritrovo a fare le collane e i braccialetti a rosario…. Vedete voi. E ne ho fatti pure tanti, alcuni venduti ancora prima di prezzarli. Mi ci vedete con due pinzette in mano e una catena industriale tra le dita, a scegliere i colori delle pietre e delle perle, allargando e stringendo, allargando e stringendo?
Nooo. Quindi alla fine ho ripreso le mie staffe in rame e ho fatto la macedonia con tante storie diverse. Sono sicura che alla fine, questo mix squaw, etno chic, funzionerà :)

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